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ECO-PIRATI : NUOVE FORME DI PIRATERIA BENEFICA

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Messaggio  Angelito Brigante Mer 25 Mag 2011, 23:08

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Sono grossi, minacciosi, vestiti di nero e pieni di tatuaggi, classici lupi di mare con tante storie da raccontare, ma questa volta solcano il mare con buone intenzioni, salvare il tonno rosso, a rischio d’estinzione per la pesca illegale. Ico Thieme, referente italiano dell’organizzazione e unico ad aver partecipato a una campagna degli ecopirati, li descrive così: ‘Quando li si vede per la prima volta si rimane impressionati, ma in realta’ sono persone splendide, molto sensibili e premurose, che hanno lasciato tutto per seguire un ideale. Quando sono arrivato mi hanno fatto un sacco di feste perche’ ero il primo italiano a bordo”. I metodi degli ecopirati sono molto forti, tanto che a volte sono arrivati a speronare le baleniere. Ma questi lupi di mare, come Locky MacLean, il capitano della Steve Irwin, che passa la vita in Turchia sulla sua barca, scendono in campo per difendere gli animali dalla furia dell’uomo e questo dimostra che i loro obiettivi sono nobili e condivisibili.



La Sea Shepherd Conservation Society è un’organizzazione non-profit, registrata negli Stati Uniti, e una fondazione (Stichting) registrata in Olanda. I membri si autodefiniscono eco-pirati e navigano battendo bandiera nera (Jolly Roger), che è anche il logo dell’associazione, sotto la quale vengono intraprese le campagne che l’associazione dice sono basate sulla Carta Internazionale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la Natura (1982) - United Nations World Charter for Nature – ed altre leggi a tutela delle specie e dell’ambiente marino.

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L’organizzazione è stata fondata nel 1977 da Paul Watson, uno dei tre fondatori di Greenpeace, dopo aver concluso che il testimoniare “con contegno” (in inglese: bearing witness) ai disastri ambientali era una risposta inadeguata se confrontata all’applicazione dell’attuale sistema internazionale di leggi, regolamenti e trattati.

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Contrariamente a Greenpeace, che ha scelto di evitare il danneggiamento delle navi baleniere nell’oceano, la Sea Shepherd appoggia una intenzionale politica di affondamento amezzo arpioni o sabotaggio delle navi che sono ritenute colpevoli di aver violato le normative internazionali in merito alla caccia delle balene. Come conseguenza, Greenpeace ha ufficialmente ripudiato qualunque legame con la Sea Shepherd e ha riufiutato di aiutarli nei loro lavoro, dichiarando "... non andremo ad aiutare persone che hanno dichiarato che useranno la violenza. Siamo qui per salvare le balene, e non per mettere a richio la vita delle persone."

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Una delle sedi della Sea Shepherd è a Washington (Friday Harbor) e un’altra a Melbourne, Australia per le operazioni nell’Emisfero australe. Ha a disposizione una flotta di tre navi, chiamata la "Neptune's Navy" (Marina di Nettuno): La RV Farley Mowat, la MV Steve Irwin e la RV Sirenian, e qualche altra piccola imbarcazione.

LA STORIA DEL Sea Shepherd

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Sea Shepherd Conservation Society è stata formalmente costituita negli Stati Uniti nel 1981 nello stato dell'Oregon. Prima di questo, l'idea di Sea Shepherd si è formata quando il Capitano Paul Watson ha fondato la Terra Force Society nel 1977 a Vancouver, BC, Canada. Il mandato originario di entrambe le organizzazioni è stata la protezione dei mammiferi marini e la conservazione di un obiettivo immediato di arresto illegale la caccia alle balene e la chiusura delle operazioni, ma Sea Shepherd in seguito ampliato la sua missione a tutti fauna marina.

Nel 1978, con il sostegno finanziario di Cleveland Amory del Fondo per gli animali, la Società acquistato la sua prima nave (un britannico Westella trawler mare) e la rinominò la Sea Shepherd. La sua prima missione era quella di vela per i ghiacci del Canada orientale di interferire con l'uccisione di foche della Groenlandia annuale bambino conosciuto come whitecoats. Nello stesso anno, la Sea Shepherd inseguito e speronato il famigerato pirata baleniera prolifico la Sierra in Portogallo un porto che termina la sua carriera infame come la piaga dei mari.

Dal momento che quei primi giorni, la Sea Shepherd si è imbarcata in oltre 200 viaggi che coprono molti degli oceani del mondo e difendere e salvare la vita marina indifesi tutti lungo la strada.

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la loro società oggi conta nella "flotta" una nave madre , la "sea sheperd" appunto, due navi satellite, "la sea sheperd 2" per i trasporti umanitari, la "steve irwin" e 3 off shore, imbarcazioni super veloci per gli attacchi rapidi, dai nomi "godzilla" "heartrace" e "ady gil" .... dalla nascita di questa associazione ad oggi si sono avuti ottimi risultati contro i bracconieri di balene, tonni, delfini, squali balena, foche e altri mammiferi, cetacei e pesci, per quanto i loro modi siano brutali, funzionano, e spero vivamente che la società si espanda e lotti per la natura!!! Fin da gennaio la neonata sezione italiana della della Sea Shepherd, la cui costituzione è appena avvenuta, ha gia’ trovato 50 volontari eco pirati pronti ad imarcarsi per unirsi alla causa. Ma anche da terra si può dare una mano all’organizzazione, quindi se volete fare i pirati, ma soffrite di mal di mare, questa è la vostra occasione.

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Angelito Brigante
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